Il rispetto e la tutela dei diritti delle persone con disabilità costituiscono una piccola ma importante parte della legislazione internazionale sui diritti umani. In particolare, il principio del diritto alla parità (right to equality) riconosciuto da numerosi strumenti internazionali legalmente vincolanti sui diritti umani, sta alla base della protezione dei diritti delle persone con disabilità. Affinché tali diritti possano essere pienamente realizzati, il diritto internazionale ribadisce la necessità per tutti i Paesi di incorporare norme sui diritti umani nella propria legislazione nazionale.
Il Sud Sudan ha compiuto il primo passo in questa direzione proprio lo scorso anno, firmando la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD) il 24 febbraio 2023, riconoscendo così di fatto i diritti delle persone con disabilità nel Paese. Ciò implica che il governo ha ora l'obbligo legale di rispettare, proteggere e garantire tali diritti. Nonostante il recente passo normativo fatto dal governo sud-sudanese, l'impegno della missione di OVCI a Juba per promuovere la dignità e il benessere psicofisico delle persone con disabilità ha radici profonde che risalgono a molti anni fa, un lungo cammino fatto di tante storie di lotta e speranza che ogni paziente che è passato da Usratuna porta con sé.
Il progetto di cui sono responsabile da quando sono arrivata qui (appena quattro settimane, ma il tempo qui nel Sud Sudan scorre in un ritmo tutto suo) si inserisce proprio in questo impegno più ampio di OVCI, a favore dell'inclusione delle persone con disabilità. Si intitola "Promotion of Access and Inclusion for Empowerment of People with Disability in Juba South Sudan", è co-finanziato da CBM ed è stato avviato due anni fa. Attualmente, ci troviamo nel terzo e ultimo anno di implementazione.
I risultati positivi già ottenuti sono tanti: dal sostegno fornito alle Organizzazioni di Persone con Disabilità (OPDs) presenti in Sud Sudan, all'implementazione di visite domiciliari per la riabilitazione e l’istruzione sull’utilizzo di ausili per migliorare la mobilita’, fino al supporto a gruppi di mutuo-aiuto, composti da madri di bambini affetti da disabilità grave. Al momento, sto gestendo un'altra iniziativa cruciale per il progetto: il sostegno finanziario ai nuclei familiari di alcuni bambini con disabilità, attraverso il pagamento delle tasse scolastiche annuali. Questo impegno, preso già l'anno scorso, mira a garantire loro un percorso educativo più costante e affidabile.
Questo è solo l'inizio della mia permanenza in terra sud-sudanese, ma grazie all'atmosfera accogliente di Usratuna, sento già di far parte di qualcosa di più grande, di uno sforzo collettivo che mira a promuovere una società inclusiva e accessibile per tutti, specialmente in un Paese come il Sud Sudan, dove nessun diritto è da considerare scontato. Continueremo a portare avanti le attività avviate, proseguendo così l'impegno costante di OVCI nel garantire i diritti fondamentali delle persone con disabilità.
Elisa Giacomelli, Capo-Progetto SIBC