Nonostante le profonde instabilità che affliggono il Sudan, con il conflitto e le tensioni che hanno portato alla sospensione delle attività di OVCI a Khartoum dall'aprile 2023, non ci siamo fermati.
In un contesto così complesso, garantire l'accesso alle cure è una priorità assoluta. Per questo, in qualità di partner tecnico dell'Università di Chieti-Pescara G.D'annunzio, abbiamo aperto un ufficio a Kassala, nel Sudan orientale. Questo nuovo presidio è il cuore di un progetto dedicato alla salute delle donne e dei bambini, che ha l'obiettivo di ridurre la mortalità materna, una delle emergenze sanitarie più gravi della regione.
Collaborazioni e obiettivi
Il progetto, realizzato in collaborazione con il Ministero della Salute e le autorità locali dello Stato di Kassala, coinvolge diversi enti, tra cui l'Ospedale Saudita per la Maternità, la Scuola di Ostetricia, il College of Medicine dell'Università di Kassala e la Commissione per gli Aiuti Umanitari.
L'apertura dell'ufficio OVCI a Kassala è stata il risultato di un lungo processo di coordinamento con la Commissione per gli Aiuti Umanitari di Port Sudan. Dopo aver superato numerosi ostacoli burocratici, l'iniziativa ha ricevuto l'approvazione delle autorità federali e statali, che ne hanno riconosciuto il valore nell'ambito dell'assistenza materno-infantile e della riabilitazione per le persone con disabilità.
La situazione a Kassala
Abbiamo raccolto dati essenziali sui bisogni della popolazione, collaborando con organizzazioni locali come l'Unione Disabili e le Scuole per Disabili, e informazioni sugli sfollati provenienti dalle zone di conflitto, molti dei quali accolti in scuole e campi profughi.
I dati condivisi dal Ministero della Salute evidenziano gravi carenze nel sistema sanitario della regione, con tassi allarmanti di mortalità materna, soprattutto nelle aree più remote. Ogni mese, si registrano circa 16-20 decessi materni, e molti villaggi non dispongono di un'adeguata copertura ostetrica.
Una risposta concreta all'emergenza.
Il progetto promosso dall'Università G. D’Annunzio di Chieti e finanziato da AICS mira a migliorare l'assistenza sanitaria primaria, rafforzando la rete di cure sul territorio per ridurre la mortalità materna e migliorare la qualità dei servizi sanitari.
Le attività previste si concentrano su tre principali ambiti:
- Potenziamento dell'Ospedale Saudita per la Maternità: formazione del personale, espansione della nursery e fornitura di attrezzature mediche.
- Sostegno agli ospedali periferici: rafforzamento delle competenze del personale e fornitura di strumentazione sanitaria.
- Salute riproduttiva e formazione ostetrica: riapertura della scuola di ostetricia e collaborazione con l'Università di Chieti per programmi formativi.
Grazie a una partnership accademica tra l'Università di Chieti e l'Università di Kassala, il progetto prevede anche attività di scambio di competenze e potenziamento della ricerca nel settore sanitario.
Risultati e impegno futuro
Alla fine dello scorso anno, sono stati formati oltre 130 medici e specialisti. Il nostro impegno proseguirà, ampliando il raggio d'azione per includere altre aree sanitarie cruciali. Parallelamente, il nostro team ha raccolto dati per sviluppare programmi di riabilitazione per le persone con disabilità e capire come rispondere ai bisogni degli sfollati di Kassala.
Ogni giorno, lavoriamo con dedizione per realizzare la nostra missione, collaborando con enti governativi e non governativi per generare un impatto duraturo. Siamo orgogliosi di questo lavoro e grati per il supporto costante e la guida preziosa. Un ringraziamento speciale va ai colleghi dell'ufficio di Kassala e alle istituzioni che hanno reso possibile questo percorso.