Pubblichiamo di seguito uno stralcio dell'articolo di Luca Vellandi, Educatore Professionale con OVCI in Marocco. Per leggere l'articolo intero pubblicato sul Notiziario La Nostra Famiglia clicca qui.
Circa dieci anni fa scoprivo OVCI proprio su un Notiziario de “La Nostra Famiglia” letto durante un’esperienza di volontariato nella sede di Conegliano. Ho subito contattato il gruppo di MAROCCO Cerco di adattare il sistema scolastico ai bisogni degli alunni con disabilità La lettura del Notiziario, il primo contatto con OVCI e lo studio in Educazione Professionale. Una catena di eventi che ha portato ad un progetto in venticinque scuole del Marocco. animazione più vicino, entusiasmato dall’idea di poter sostenere anch’io il lavoro di OVCI in favore di persone con disabilità che vivono in contesti internazionali più svantaggiati: un lavoro serio e impegnato che mette in gioco professionalità e competenza per “fare bene il bene”, giusto per richiamare un motto del beato Luigi Monza che sarà caro a molti lettori. Un lavoro fatto così mi convinceva.
L’autunno dello stesso anno mi sono iscritto al corso di laurea triennale in Educazione Professionale sperando di riuscire a mettere anch’io in campo, prima o poi, nei progetti di OVCI delle competenze e una professionalità utili. Il corso di laurea mi ha insegnato che il lavoro di educatore consiste nel tenere sempre gli occhi fissi sulla persona sui suoi bisogni e le sue attese per cercare in ogni momento di creare i presupposti necessari al dispiegarsi del suo percorso evolutivo. Finito il corso, però, ho scelto di non candidarmi subito per partire con OVCI perché nel frattempo avevo avuto la fortuna di essere assunto in una cooperativa del privato sociale che mi aveva affidato il lavoro di inclusione, rispettivamente a scuola e in una squadra sportiva, di due ragazzini con disabilità lavoro che mi appassionava molto e che desideravo vede-re compiuto.
Con loro ho imparato che quello dell’inclusione è un lavoro appassionante che riguarda tanto la persona quanto se non anche di più il suo contesto e che mira a sensibilizzare e a preparare la collettività ad una maggiore attenzione e disponibilità nei confronti dei propri membri con disabilità, alfine di permettere loro il massimo grado di partecipazione. In questo senso ho ritrovato molti punti in comune con l’approccio dello Sviluppo Inclusivo su Base Comunitaria che OVCI propone da decenni nei Paesi in cui è presente.
Luca Vellandi, Educatore Professionale
